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Bentornati al consueto appuntamento col mio Outlook settimanale. Mentre scrivo, Ftse Mib pare negare la possibile uncinatura rialzista segnata venerdì, che aveva acceso delle speranze di recupero, cercando di chiudere nei pressi di 18000/17800 punti.
Considerando anche la seduta in corso, siamo alla settima chiusura negativa consecutiva (salvo recuperi in giornata) e la statistica di cui parlavo nel precedente articolo, circa la tendenza prevalentemente ribassista manifestatasi nei mesi di maggio dal 2000 ad oggi, pare trovare conferme.
Come evidenziato settimana scorsa, un possibile target per gli shortisti parrebbe essere area 17000, che oltre ad essere un prezzo tondo, rappresenta anche la zona dei minimi di aprile, dai quali era poi partito un rally impulsivo che aveva riportato le quotazioni attorno a 19000 punti.
Da buon amante delle statistiche, colgo quindi l’occasione che mi offre questo articolo, per fare anche una stima di dove e quando il Ftse Mib possa mettere a segno quantomeno un rimbalzo: come precedentemente sottolineato, considerando anche la seduta di oggi 09 Maggio 2016, siamo alla settima seduta ribassista consecutiva. Ebbena valutando i cicli di sedute consecutive ribassiste, abbiamo circa il 33% di possibilità che anche martedì si verifichi una seduta ribassista e solo il 25% di probabilità che mercoledì la chiusura nuovamente segno negativo. Ne consegue che all’avvicinarsi di area 17000, sia possibile assistere a delle ricoperture.
Sarà sicuramente difficile stabilire se da area 17200/17000 sia possibile riavviare un ciclo rialzista, e tuttavia, specie per chi opera in intraday, si verificheranno buone opportunità di effettuare trade rialzisti profittevoli. Ricordo anche che, la tipologia di apertura del Ftse Mib ci indica anche da quale lato di trading sia più vantaggioso operare: aperture in lap up e gap up offrono migliori probabilità di una chiusura giornaliera rialzista e per contro lap up e gap down offrono maggiori probabilità di una chiusura ribassista.
La combinazione perfetta per eseguire un daytrade (tecnicamente un’operazione da aprire a mercato nelle prime battute della giornata e da chiudere appena prima della fine delle contrattazioni) rialzista in questo contesto sarebbe quindi:
1. Apertura in lap up (un gap up a mio parere è improbabile, ma in caso si palesasse non sarebbe da tradare in questi giorni)
2. Test dei minimi del giorno precedente, con eventuale falsa rottura.
3. Rapido recupero del prezzo di apertura, in occasione del quale sarebbe possibile acquistare rimanendo in posizione per l’intera seduta.
Tutto ciò si dovrebbe compiere nella prima ora/ora e mezza di scambi, tra martedì e mercoledì; inoltre, in caso di forte accelerazione ribassista, con eventuale discesa a ridosso di area 17200/16900, dove tra l’altro le quotazioni andrebbero a contatto con la banda di bollinger inferiore costruita sulla media semplice a 34 periodi, le probabilità di ricoperture anche impulsive e significative, aumenterebbero decisamente. E’ possibile inoltre rilevare come la conformazione delle bande di bollinger sia “flat” ovvero piuttosto laterale e simmetrica: questo è un ulteriore elemento che depone a favore, quanto meno, di un discreto rimbalzo.
Vi do appuntamento a Giovedì, con un nuovo articolo sui Certificates, dove ci sarà anche occasione di verificare se questo fatidico rimbalzo si sia effettivamente concretizzato. Buon Trading a tutti!!!
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